estate 2011

lunedì 4 ottobre 2010

Pirati e sirene

Domenica 26 settembre, piccole Cicladi.
Dopo alcuni giorni di meltemi il tempo volge al bello. In navigazione verso est, la carena di Psathura divide in due l’egeo. A sinistra Paros, Naxos e i luoghi già visti. A destra il resto dell’avventura, un lungo percorso.  Sazi, riposati e fiduciosi, i due pirati ora...

Fermi tutti! Pescatori, marinai, pastori… adesso sareste anche pirati?

Secoli fa queste isole erano il rifugio della locale filibusta. Cerchiamo semplicemente di calarci nella parte!

Phisique du role nullo. Come se Silvio Muccino interpretasse Cassius Clay.

Siamo più credibili come pescatori. Prima preda in carniere!

Fuori le prove!

14 e 30 di martedì costeggiando uno scoglio deserto, il mio compagno mi fa notare che si sentono le sirene. Corpo di donna, coda di pesce…

Avete fiocinato una sirena!  Omicidio, vivisezione, abigeato… siete rovinati!

Ma che hai capito! Le sirene ci hanno portato fortuna e grazie a loro abbiamo pescato un tonnetto!
Suggestione, caldo torrido, isolamento prolungato…  Tutto è possibile,  ma quelle due sirene sembravano proprio reali.

Forse troppo reali. Siamo sicuri che ce l’avevano, la coda da pesci?

Lo giuro su Sandopaper. “Un pirata innamorato è come una scimitarra che non taglia”!

2 commenti:

  1. Fra tutte le tue citazioni "Sandopaper" è di certo la più colta!

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  2. Mi fa piacere che abbiamo lo stesso Pantheon letterario!

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