estate 2011

domenica 31 luglio 2011

Sotto il segno del Toro


Ma come non ero una Pippa? D’accordo, ecco la verità. Non sono blasonati anglosassoni, ma una coppia borghese di fidanzati di Boston. Lui, imprenditore di mezza età. Lei più giovane, belloccia e sorridente. Così De Luigi, l’addetto alle PR dell’area charter del porto mi fa l’oroscopo per la settimana. C’è sempre qualcuno che ti strizza l’occhio quando sa che fai lo skipper. De Luigi invece mi da di gomito:
-          ”qualsiasi donna al momento giusto, nel posto giusto, con le circostanze giuste, farebbe qualsiasi cosa.”  -
Toro scatenato è a Portisco, sul molo, proprio di fronte a me. L’onda lunga del delirio di onnipotenza da bunga bunga è arrivata fin qui.
-          “Hey LaMotta, guarda che Villa Certosa è qualche miglio più a sud!”
-          “Tranquillo capitano, so quello che dico: abbassa le luci e tira fuori il cannonau”!

Sarà che ci vedo poco perché comincia a fare buio, ma più che De Niro mi ricorda Aldo Maccione.

-          “… e non scordarti la colonna sonora straccia mutande!”
-          “Ciao De Luigi, ci vediamo tra sette giorni!”

And  the lights all went down in Massachusetts

sabato 30 luglio 2011

Him, her and "la Pippa"


Sabato, si cambia.
A bordo avrò una coppia anglofona sulla quale le informazioni per ora sono poche. Anzi, avverto un alone di omertà. Sembra siano nobili e in luna di miele. Facili le speculazioni. Che sia vero o no la mia parte nel ménage mi pare chiara!

domenica 24 luglio 2011

22 luglio 2011 portisco


Dopo tre settimane forzate a terra mi imbarco, almeno credo. Arrivo a Portisco, piccola e triste avanguardia dell’industria portuale della costa Smeralda, una sfumatura di colore che non gli dona per nulla.
Sul molo incontro Sebastiano, il manager della base: “non so se parti, domani. Hai visto il TG?”
Solo ieri sera la mia coscienza navigava tra i vapori dell’alcool, in mari di speculazioni dolciastre.
“No!”
Fa roteare l’indice in orizzontale. E’ venerdì sera, c’è molto da fare. 
Passa la notte e corro a informarmi da solo. Il mio equipaggio è norvegese e la notizia l’avete già capita. Se arrivano, sarà difficile stabilire una comunicazione appropriata. Il terrorismo (noi bolognesi lo sappiamo bene) scatena veloci sentimenti muscolari, a volte ostili,  ma è un fenomeno troppo ambiguo per essere valutato nell’immediato. La facciata è sempre ben illuminata (Oggi con solo una “leggerissima approssimazione” da  “il giornale”. Complimenti per lo scoop!). La nostra storia ci insegna invece che il lato oscuro si muove spesso nei meandri del Palazzo, protetto da un sottopotere di personaggi obliqui: mestatori, delatori, fuoriclasse del depistaggio, faccendieri, doppiogiochisti, triplogiochisti,  p234 isti, imbroglioni, puttane, affaristi, speculatori, “poliziotti corrotti e artisti del ricatto, soldati di fortuna e cabarettisti froci.” E naturalmente,almeno in Italia,  gli immancabili servizi “deviati”. (Cari marinai, i servizi “deviati” sono la più grande bugia pietosa dai tempi di Cita Hayworth. Quelle virgolette individuano anni di ipocrisia ideologica e conformista.)
 Per una settimana forse mi sentirò più vicino al centro del mondo. Magra consolazione.





martedì 19 ottobre 2010

La colazione dei campioni


Questa mattina consumiamo vivande di cambusa per la ventisettesima volta. O se preferite la penultima. Beviamo nelle tazze di plastica un thè verde nel quale intingiamo biscotti secchi.  Poi un frutto, un bicchiere di latte uht, qualche mandorla. Ancora un po’di energia per ripartire e segnare l’ultima meta.
Pescatori, marinai, campioni, cannonieri.
Abracadabra.
Ad Atene Il cerchio si chiude.

mercoledì 13 ottobre 2010

Orizzonti di gloria



Per sfuggire al mal di mare bisogna fissare l’orizzonte. Mangiare pane secco e acciughe, timonare, sdraiarsi.
Non ci credo, se ce l’hai te lo tieni. E se sei in bilico meglio mettersi due dita in gola. Oppure tracannarsi l’emetica puntata di porta a porta sugli alpini caduti in Afghanistan. Mentre vomitate, marines, meditate: “ il patriottismo è l’ultimo rifugio delle canaglie!”

lunedì 11 ottobre 2010

Ios, B-Side


Ios è un’isola abitualmente ostaggio di giovanissimi festaioli di mezzo mondo. Può piacere o non piacere. Se ti piace di solito ti svegli alle 2 e vai a letto alle 8 della mattina. E’ teatro di ogni genere di contingenza. Amicizie e sesso, amori e liti, tafferugli e pestaggi, estasi e supplizi. Ogni rapporto umano è amplificato dalla vita concitata e dai fiumi di alcol. Ios è un’isola “relazionale”.
Noi, a metà ottobre, ci permettiamo il lusso di mangiare una greek salad invertendo le proporzioni di pomodoro e cipolla.